"Le vent nous portera", e infatti in questi giorni soffia un maestrale forte, che ha finalmente squarciato la cappa di caldo paralizzante che ci impediva di fare.
Anche se d'accordo con Ungaretti e l'amore come "quiete accesa", va detto che la realtà è più complessa, mutevole, agitata, proprio come il maestrale forte che pulisce il cielo e un po' incasina.
L'irrequietezza- da non confondere con la cugina ansia e la zia di secondo grado insoddisfazione perenne- è anche un gattino che non dobbiamo accarezzare troppo, facile al compiacimento e all'auto commiserazione.
La buona notizia è che calmarsi è possibile, almeno per qualche momento: funzionano bene un vestito nuovo, un pranzo fuori, vedere una persona amica che ci infonda allegria e che per un po' ci faccia dimenticare quei noiosi che siamo.
Poi tutto ricomincerà, almeno finché non finisce questo benedetto/maledetto maestrale.